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Le auto prodotte dal mese di giugno 2019 dovranno essere tutte dotate della radio digitale, comunemente chiamata DAB

Un obbligo per i costruttori che vedrà progressivamente scomparire dalle auto le radio ancora basate sulle vecchie frequenze AM ed FM, frequenze che in Italia verranno tenute ancora per qualche tempo accese al contrario di altri paesi come la Norvegia che le ha già spente.
Le auto prive di radio DAB (acronimo che sta per Digital Audio Broadcasting ovvero trasmissione audio digitale) potranno essere vendute fino alla fine del 2019.

Cosa cambierà nella vita a bordo della auto con la nuova radio DAB?

Tanto per cominciare, i numeri delle frequenze diventeranno un lontano ricordo, l’elenco delle stazioni sarà un semplice elenco e le stazioni potranno essere numericamente maggiori rispetto ad adesso (più segnali possono essere trasmessi sullo stesso canale)
La qualità sonora sarà decisamente migliore a patto che il segnale sia chiaro. Il suono arriva o non arriva, vi scorderete le interferenze.
Il segnale che, al pari di un file mp3, subisce una compressione digitale, è in grado di “trasportare” immagini e testi.
Caratteristica che rende i display delle radio DAB più accattivanti ed esaustivi.

La radio DAB porterà solo cambiamenti in positivo? La qualità del suono e la gestione delle informazioni relative a musica e notiziari subirà un netto miglioramento che avrà però un costo superiore.
Alcune case hanno già aumentato i prezzi sui loro listini per poter offrire nella dotazione di serie la radio DAB. Sui modelli che offriranno la radio come optional dovremmo essere disposti a sborsare anche 450 euro in più.

Storia della radio DAB e DAB+

La radio DAB non è una novità di questi anni, la prima sperimentazione è stata avviata nel 1995 in Norvegia e Regno Unito anche se non hai mai preso piede fino al secondo step evolutivo, quello attuale che è nominato DAB+.

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