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Sono stati resi pubblici gli appunti del collaudatore che sta seguendo gli ultimi test della hypercar Lotus Evija: Gavan Kershaw.

 

Lotus Evija: note di test dinamici (G. Kershaw)

Data: 6 dicembre 2019

Collaudatore: Gavan Kershaw, direttore reparto Attributes and Product Integrity, Lotus Cars

Luogo: Hethel, Norfolk, Regno Unito

Auto: Lotus Evija engineering prototype # 2

Note pre-test:

  • L’ultimo shakedown segue un notevole numero di simulazioni al computer oltre a sessioni multiple nel Regno Unito e in Italia.
  • Il prototipo di ingegneria n. 2 è il più avanzato dei tre in prova con sospensioni su specifica del cliente, propulsore EV, freni e pannelli della carrozzeria interamente in fibra di carbonio.
  • Presenta anche gli interni più completi con elementi chiave come sedili di produzione e consolle centrale galleggiante “stile pista da sci”.
  • Dotato di impianto idraulico per supportare l’aerodinamica attiva dell’auto.

 

Note del conducente:

“L’auto è al momento completamente “nuda” ovvero senza controllo di stabilità o vector-torque. In questo modo possiamo valutare la bontà del telaio. Siamo in grado di valutare il lavoro meccanico prima che vengano aggiunti gli altri strati, come l’elettronica. Siamo allo strato più basso delle valutazioni possibili, possiamo leggere l’anima portante della macchina. Si tratta del metodo Lotus: ottenere i fondamenti fin dall’inizio e utilizzare l’aerodinamica di base, la cinematica delle sospensioni e la geometria per sentire la risposta del veicolo.

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Mi sento davvero a casa, è davvero guidabile. Abbiamo valutato la stabilità e l’agilità attraverso manovre ad angoli chiusi. Abbiamo compiuto test di accelerazione per calcolare la ripartizione della coppia e abbiamo esaminato l’aderenza e la risposta dei pneumatici.

 

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Lotus si è sempre occupato di “input = output”, quindi se fai qualcosa ottieni una risposta, ed è quello che stiamo cercando di mettere a punto. Si tratta di dettagli, ad esempio, stiamo registrando la risposta progressiva dei pedali. Sappiamo che c’è un’enorme quantità di coppia, ma i conducenti vorranno disporne solo quando lo chiederanno con il piede destro. Si tratta di ottenere il giusto equilibrio dell’acceleratore.

Abbiamo valutato l’angolazione del volante rispetto alla risposta del veicolo a velocità diverse per garantire che la vettura si senta agile a 50 come a 250 Km /h all’ora.

Attraverso test come questo possiamo lavorare su ogni elemento, come il modo in cui ti senti connesso all’auto, la posizione di guida, la posizione dei controlli primari e la visibilità. Si tratta di convalidare il modo in cui le migliaia di ore di simulazioni al computer si traducono effettivamente nella guida reale del veicolo. È un processo duplice: dimostrare in primo luogo che gli obiettivi erano corretti e che i risultati si stanno applicando alla dinamica della vettura.

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Si tratta anche di importare esperienza da altri veicoli – ad esempio ciò che abbiamo acquisito in anni di esperienza con Exige ed Evora, le auto da corsa Lotus GT – e assicurarsi che il DNA Lotus  sia rappresentato al massimo nella nuova Lotus Evija.

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È davvero eccitante per me. Adoro questa parte dello sviluppo di qualsiasi Lotus perchéè finalizzato a dimostrare che il design e la fisica dell’auto si sposano perfettamente. Si tratta di lavorare con i nostri ingegneri per migliorare l’esperienza e dare all’auto un vero carattere Lotus. È la procedura passo-passo che facciamo con ogni Lotus: Evija non è diversa.

È un altro capitolo dei miei oltre 30 anni in questa azienda. Sì, ho un grande sorriso stampato in faccia perché siamo nuovamente al cospetto di una grande Lotus. ”

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