sistema antipolline Skoda

I sintomi riconducibili all’allergia da pollini creano ogni anno spiacevoli effetti sugli automobilisti ed i passeggeri. Durante il periodo di pollinazione, ai conducenti viene consigliato di evitare la sonnolenza che potrebbe essere indotta dal prendere i farmaci antistaminici, è necessario tenere i finestrini chiusi e conviene mettere l’aria condizionata in modalità di riciclo dell’aria.

Il climatizzatore Climatronic a doppia zona presentato sulla nuova Skoda Scala è in grado di attivarsi automaticamente a una modalità di ricircolo a risparmio energetico che impedisce al polline di entrare all’interno della vettura riducendo i sintomi tipici dell’allergia come gli starnuti, la tosse ed il prurito agli occhi.

Nuovo climatizzatore Skoda

A differenza dei normali sistemi di climatizzazione, Scala utilizza uno speciale filtro abitacolo e un sensore di qualità dell’aria per filtrare il polline. Una volta rilevato che le particelle di aria si accompagnano al polline, il sistema chiude automaticamente l’ingresso dell’aria esterna per impedire alle particelle d’aria di entrare nell’auto.

Il sofisticato sistema Climatronic agisce anche per fornire un rapido sollievo nei giorni particolarmente afosi. ŠKODA ha effettuato studi aerodinamici per canalizzare la direzione ed impostare la giusta velocità del flusso d’aria all’interno dell’auto in modo da garantire che l’aria fresca sia erogata in modo rapido ed efficiente al conducente e ai passeggeri.

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Nuovo climatizzatore Skoda

Il nuovo sistema di climatizzazione Skoda utilizza più sensori per monitorare la temperatura interna, quella esterna e l’umidità. Scala è dotata di un sensore di luce solare in grado di rilevare non solo l’intensità, ma anche la direzione dei raggi del sole. Può quindi regolare la temperatura dell’aria per il lato sinistro o destro dell’auto, per un raffreddamento localizzato.

Nuovo climatizzatore Skoda

Migliaia di ore sono state impiegate per sviluppare e testare le condizioni a bordo dell’auto in ogni scenario di traffico. Durante i test, sono state utilizzate lampade fluorescenti per simulare un calore fino a 1.000 W per m 2 , intensità di calore equivalente al deserto dell’Arizona.

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