In una recente intervista con la prestigiosa rivista inglese Autocar, il Chief Technology Officer Michael Leiters, ha illustrato i piani del brand di Maranello
Ferrari Sf90, la scelta dell’ibrido plug-in
La decisione di realizzare una supercar ibrida che si posizionasse fra la Ferrari 488 e la 812 Superfast è stata subito condivisa da tutti i tecnici ed i manager del cavallino, dice Leiters.
La necessità di costruire una vettura a trazione integrale (i due motori elettrici sono posizionati all’anteriore, uno per ruota) ha stimolato gli ingegneri che sono stati sicuri sin da subito di poter realizzare una vettura più scattante, con più grip e molto efficace nell’uso in pista.
I 250 Kg di peso in più portati a bordo della Ferrari SF90 dal motore elettrico e dai cablaggi è stato compensato dalla potenza di 1.000 cv e dalla possibilità di ottenere un baricentro molto basso grazie alla posizione del motore.
L’uso di materiali compositi e la rinuncia alla retromarcia meccanica tradizionale (la SF90 ha la retro solo elettrica!) hanno consentito di risparmiare molto peso.
La scelta di utilizzare una tecnologia ibrida plug-in (le batterie possono essere ricaricate da una fonte di energia elettrica esterna) è dettata dall’idea e dalla necessità di avere un prodotto dalla doppia anima: il più bel rombo del pianeta (almeno per quello che riguarda un motore V8) unito alla possibilità di sgattaiolare via da un elegante residence nel più assoluto silenzio.
Filosofia dietro alla scelta di realizzare l’upgrade della 488, la Ferrari F8 Tributo
Secondo il CTO di Ferrari, lo spazio occupato dalla 488 prima e dalla Ferrari F8 tributo poi è quello delle supercar che esaltano il divertimento ed il piacere di guida.
Non sono le hypercar che impressionano con i numeri: Cv, tempo di accelerazione da 0 a 100 Km / h ecc. ma sono vetture dal perfetto equilibrio tra potenza, qualità del telaio e peso.
Vetture divertenti da guidare in pista come sulle strade di montagna. Supercar difficili da realizzare perchè richiedono studi approfonditi, studi che da sempre vengono realizzati in Ferrari grazie all’approccio ingegneristico molto speciale che combina i dati alle emozioni percepite. A Maranello è tenuto in forte considerazione il dialogo che si instaura fra i clienti ed i collaudatori, che sono in grado di tradurre le percezioni in valutazioni ingegneristiche sulle auto.
Anche le future auto Ferrari di questo segmento saranno realizzate tenendo presente questo imprescindibile valore.
Tra mito e leggenda: il motore V12 sarà realizzato ancora?
Dice Michael Leiters: “Proveremo a costruirlo il più a lungo possibile. Sono convinto che ci sia ancora spazio per questa splendida architettura sul mercato e noi siamo in grado di progettarlo in maniera che rientri nei rigidi parametri di controllo delle emissioni. Stiamo lavorando alle prossime emissioni EU6c e aggiungeremo filtri antiparticolato per gestire questo problema.”
Ferrari è vicino a realizzare una vettura puramente elettrica?
“In questo momento, la tecnologia non è abbastanza matura. Guardiamo le esigenze dei clienti: i nostri danno ancora molta importanza al suono. Oggi c’è ancora un problema di autonomia legato all’uso sportivo dei motori.
Forse tra qualche anno, potrebbe essere una possibilità. ”
L’hypercar LaFerrari ha quasi sette anni, è previsto un nuovo modello?
“È vero che quasi ogni 10 anni realizziamo una nuova hypercar. È anche vero che la Ferrari decide di progettarne una quando sono disponibili nuove tecnologie. Quindi dobbiamo capire qual è la tecnologia che vogliamo sperimentare su una eventuale nuova hypercar. ”
Saranno realizzati altri modelli speciali come la Monza?
“Vogliamo segmentare la nostra offerta in quattro pilastri: GT, auto sportive, Icona e serie speciali. Icona [segmento della Monza] sarà una linea di auto.”
Credits: www.autocar.co.uk